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lunedì 31 maggio 2010
L'ARRIVO DELL'IPAD
Nella metropolitana di New York stupiscono per quanto sono già numerosi. Fino a ieri, all'aeroporto di Parigi erano invece ancora circondati da una scia di rarità desiderata. Lo possedeva solo chi era entrato in un negozio americano. O i tantissimi che avevano convinto un amico viaggiatore a fare quella commissione. Ma da oggi, anche fuori dagli Stati Uniti, per chi lo ha prenotato sull'onda dell'entusiasmo, finisce l'attesa e comincia il surf sulla tavoletta con la Mela.
I dati parlano chiaro: la domanda di iPad supera di molto l'offerta, anche se fino al 28 gennaio scorso nessuno sapeva di aver bisogno di un iPad. Negli Stati Uniti le vendite settimanali di tablet Apple hanno superato quelle dei Macintosh e almeno 1,8 milioni di persone ci leggono da tempo libri e giornali, ci giocano o ci guardano i video. Le prenotazioni in Australia, Giappone e Canada hanno superato le 400mila. In Europa sono più di 600mila. E gli italiani si dimostrano superinteressati: lo hanno ordinato in 125mila.
Perché? Che cos'è mai questo iPad? Steve Jobs, presentandolo, aveva instillato la sua visione dicendo, come il poeta, quello che non è: non è un computer e non è un telefonino. È l'erede di una lunga serie di tentativi di trovare un oggetto che serva a fruire nel modo migliore possibile delle informazioni e delle conoscenze offerte dal web, dall'editoria digitale, dalla neotelevisione della rete.
I suoi antenati sono il Newton, il Palm, l'ebook. Tutti oggetti che avevano aperto strade in territori ancora immaturi o incompleti. Oggi, evidentemente, un intero ecosistema innovativo sembrava chiedere all'iPad di esistere.
ROMA, 28 MAG -L'Ipad-mania contagia l'Italia:da Milano a Roma assalto a negozi,file e non manca chi ha passato la notte in sacco a pelo dinanzi a vetrine.A Roma hanno dormito all' addiaccio fuori dell'App Store, attrezzandosi con coperte pur di accaparrarsi l'oggetto dei desideri, a Milano lunghe file dall' alba per non rinunciare. Secondo gli analisti le ordinazioni in Italia, in linea col resto d' Europa, avrebbero superato quota 100 mila a poco piu' di due settimane dal lancio delle prenotazioni.
UN DISPOSITIVO MAGICO E RIVOLUZIONARIO…
Pat ;)
Recensione Sex and the city 2 (Usa 2010)
Carrie, Samantha, Miranda e Charlotte son tornate sul grande schermo in 145 minuti diretti da Michael Patrick King. Il secondo capitolo tratto dalla più famosa serie televisiva della Hbo non ha convinto il grande pubblico, deluso dalle nuove avventure delle quattro – ormai attempate – protagoniste.
L’eccessiva sceneggiatura ha strappato qualche sorriso ma già inizialmente le battute “politicamente corrette” dei protagonisti segnavano con nettezza l’andatura delle conversazioni, spesso surreali e superficiali. La leggerezza con cui son stati affrontati temi di fondamentale importanza e delicatezza come l’omosessualità, il tradimento, la solitudine, l’inevitabile progredire verso la vecchiaia ha senz’altro agevolato lo scorrere dei 145 interminabili minuti, creando però un alone di banalità deludente, una trama assolutamente prevedibile e numerosi – ed inutili vista la durata del film – tempi morti.
È l’universo femminile a risentire maggiormente di tanta superficialità, seppur a tratti divertente ed esilarante. La figura femminile è stata spesso ridicolizzata, alle prese con i problemi di menopausa – decisamente poco sex.. – di Samantha, buffa paladina del sesso libero ma assolutamente triste nella veste di mangiatrice di uomini attempata.. insomma, nulla di nuovo, nessun progresso e crescita del personaggio. La crisi di “fantasia” degli sceneggiatori di Hollywood è più reale di quanto pensassi!!
A dimostrazione di ciò, Carrie è sempre perseguitata dai problemi sentimentali con Mr. Big ed in lotta contro il matrimonio tradizionale. Anche in tal caso la leggerezza della scelta della coppia di non aver figli e di un – seppur castissimo – tradimento, lascia molta delusione.
Le altre due protagoniste – Miranda e Charlotte – fanno da insipido condimento.
Nota di merito per la grande Liza Minnelli, guest star d’eccezione, assolutamente fantastica nel cantare e ballare Single Ladies di Beyonce.. perché i miti non hanno età e conservano intatta la loro unicità.Una sceneggiatura lunghissima, a tratti noiosa, deludente.
La magia scintillante della serie televisiva si è spenta inesorabilmente, lasciando un ricordo quasi fiabesco di tutti quei fantastici abiti e delle splendide locations.. lusso sfrenato da far sognare ad occhi aperti.. ;)
Carrie, Samantha, Miranda e Charlotte son tornate sul grande schermo in 145 minuti diretti da Michael Patrick King. Il secondo capitolo tratto dalla più famosa serie televisiva della Hbo non ha convinto il grande pubblico, deluso dalle nuove avventure delle quattro – ormai attempate – protagoniste.
L’eccessiva sceneggiatura ha strappato qualche sorriso ma già inizialmente le battute “politicamente corrette” dei protagonisti segnavano con nettezza l’andatura delle conversazioni, spesso surreali e superficiali. La leggerezza con cui son stati affrontati temi di fondamentale importanza e delicatezza come l’omosessualità, il tradimento, la solitudine, l’inevitabile progredire verso la vecchiaia ha senz’altro agevolato lo scorrere dei 145 interminabili minuti, creando però un alone di banalità deludente, una trama assolutamente prevedibile e numerosi – ed inutili vista la durata del film – tempi morti.
È l’universo femminile a risentire maggiormente di tanta superficialità, seppur a tratti divertente ed esilarante. La figura femminile è stata spesso ridicolizzata, alle prese con i problemi di menopausa – decisamente poco sex.. – di Samantha, buffa paladina del sesso libero ma assolutamente triste nella veste di mangiatrice di uomini attempata.. insomma, nulla di nuovo, nessun progresso e crescita del personaggio. La crisi di “fantasia” degli sceneggiatori di Hollywood è più reale di quanto pensassi!!
A dimostrazione di ciò, Carrie è sempre perseguitata dai problemi sentimentali con Mr. Big ed in lotta contro il matrimonio tradizionale. Anche in tal caso la leggerezza della scelta della coppia di non aver figli e di un – seppur castissimo – tradimento, lascia molta delusione.
Le altre due protagoniste – Miranda e Charlotte – fanno da insipido condimento.
Nota di merito per la grande Liza Minnelli, guest star d’eccezione, assolutamente fantastica nel cantare e ballare Single Ladies di Beyonce.. perché i miti non hanno età e conservano intatta la loro unicità.Una sceneggiatura lunghissima, a tratti noiosa, deludente.
La magia scintillante della serie televisiva si è spenta inesorabilmente, lasciando un ricordo quasi fiabesco di tutti quei fantastici abiti e delle splendide locations.. lusso sfrenato da far sognare ad occhi aperti.. ;)
Chiara DèH
domenica 30 maggio 2010
..."Questa storia racconterò con un sospiro
Chissà dove tra molto tempo:
Divergevano due strade in un bosco, e io…..
Io presi la meno battuta,
E di qui tutta la differenza è venuta." (R. Frost)
Perchè oltre le menzogne?
perchè questo secolo troppo spesso si rivela generoso di storture, di consapevoli travisamenti della realtà,
tutto diventa un'opinione personale compresi i dati di fatto. Sui giornali e nelle televisioni vediamo a turno
famosi e non famosi esprimersi sui massimi sistemi, con la supponenza di chi ritiene di essere portatore di una verità assoluta.
Oltre le menzogne perchè è importante cercare, tentare di andare oltre le apparenze, oltre l'ipocrisia di chi ci vorrebbe tutti uguali,
omolagati alla logica comune, oltre il cinismo del pressapochismo ed il buonismo del 'volemose bene'.
Cercheremo dunque di andare oltre, attraverso i più svariati argomenti: CINEMA, MUSICA, TELEVISIONE,ATTUALITA' ed anche argomenti più leggeri come
GOSSIP, SPORT.
Inoltre sarà dedicata una pagina speciale, 'una stanza tutta per sè' alla storia intensa di due ragazze, Sarah e Veronica, che amandosi oltre gli schemi precostituiti,
di un sentimento che non vuole gabbie e definizioni, hanno dato vita ad un SOGNO, il loro e quello di molti altri che riconoscendosi nei loro
abbracci si sono aperti al mondo e alla vita.
Sarà dunque un viaggio, un viaggio esistenziale, un viaggio d'amore. Chi è interessato a percorrerlo si getti senza rete e senza timore
in questa avventura. Le tappe saranno tante, gli aprrodi anche, ma non garantiamo sul ritorno.
Buon viaggio
Fabrizio
Chissà dove tra molto tempo:
Divergevano due strade in un bosco, e io…..
Io presi la meno battuta,
E di qui tutta la differenza è venuta." (R. Frost)
Perchè oltre le menzogne?
perchè questo secolo troppo spesso si rivela generoso di storture, di consapevoli travisamenti della realtà,
tutto diventa un'opinione personale compresi i dati di fatto. Sui giornali e nelle televisioni vediamo a turno
famosi e non famosi esprimersi sui massimi sistemi, con la supponenza di chi ritiene di essere portatore di una verità assoluta.
Oltre le menzogne perchè è importante cercare, tentare di andare oltre le apparenze, oltre l'ipocrisia di chi ci vorrebbe tutti uguali,
omolagati alla logica comune, oltre il cinismo del pressapochismo ed il buonismo del 'volemose bene'.
Cercheremo dunque di andare oltre, attraverso i più svariati argomenti: CINEMA, MUSICA, TELEVISIONE,ATTUALITA' ed anche argomenti più leggeri come
GOSSIP, SPORT.
Inoltre sarà dedicata una pagina speciale, 'una stanza tutta per sè' alla storia intensa di due ragazze, Sarah e Veronica, che amandosi oltre gli schemi precostituiti,
di un sentimento che non vuole gabbie e definizioni, hanno dato vita ad un SOGNO, il loro e quello di molti altri che riconoscendosi nei loro
abbracci si sono aperti al mondo e alla vita.
Sarà dunque un viaggio, un viaggio esistenziale, un viaggio d'amore. Chi è interessato a percorrerlo si getti senza rete e senza timore
in questa avventura. Le tappe saranno tante, gli aprrodi anche, ma non garantiamo sul ritorno.
Buon viaggio
Fabrizio
LA VIE EN ROSE DI IVAN "IL TERRIBILE"
TRIONFO ROSA PER IVAN BASSO
E' l'arena di Verona il "teatro" che fa da cornice all'incoronazione definitiva ed ufficiale di Ivan Basso comevincitore del 93° Giro d'Italia.
Nella città di Romeo e Giulietta, vince un uomo che ha attraversato in sella alla sua bici un percorso fatto primadi gioie, riconoscimenti e soddisfazioni diventati poi dolori, delusioni ed umiliazioni...quale città migliore pervedere una vittoria d'amore 3 anni dopo la pesante ( ma doverosa ) squalifica per doping ?Queste le parole di Basso sul podio di Verona : "Entrare nell’Arena, con i miei figli che mi aspettavano, è statoindescrivibile. Qualche giorno fa mia moglie mi ha detto che aspettiamo un terzo figlio, l’ho saputo propriodurante il Giro, la sera del Monte Grappa. Il giorno dopo, sullo Zoncolan, mi sono scatenato...".Le frasi più dolci sono per i figli: "Domitilla ha gli occhi che parlano, so che oggi era molto felice.Si ricorda quando è salita sul podio con me al Tour de France. Nel 2008, a metà del periodo buio, ho guardato in tvl’ultima tappa della Grande Boucle vinta da Sastre. E quando Domitilla ha visto i bambini di Carlos salire queigradini, ho capito che aveva voglia di riprovare questa emozione. Me la sono portata dentro per tanto tempo.Staccare il pedale e trovare i miei due figli è stato bellissimo".
E se queste non sono parole d'amore...quali lo sono ???In un Giro d'Italia durissimo, anomalo nel suo svolgimento nelle prime 2 settimane, e che finalmente non si portadietro sporchi strascichi di doping e squalifiche, scopriamo come un grande sentimento ed un grande cuore puòfarti spingere più forte sui pedali di qualsiasi sostanza vietata o meno. E negli occhi di Ivan è evidente comequeste parole siano sincere ed escano direttamente dal cuore di un uomo che ha anche toccato il fondo, ma che si èrialzato e che ha trovato in sè, e nelle persone amate, la forza e gli stimoli per scalare ogni vetta, in sellaalla sua bici...e non solo !
E proprio sulla cima più dura del Giro, il Mortirolo, Ivan Basso ha costruito il suo trionfo andando a recuperareil suo distacco dal sorprendente spagnolo Arroyo e creando quel margine superiore al minuto che è stato difesonell'ultima tappa alpina di ieri e consacrato nella cronometro di oggi. Un giro perfetto dell'atleta lombardo cheper 2/3 della competizione ha inseguito e nel momento decisivo ha tirato fuori lo spunto del campione che ha covato e portato dentro di sè per 3 lunghi anni con costanza, dedizione ed una sconfinata forza di volontà, il sogno disalire di nuovo ( dopo la vittoria del 2006 ) sul gradino più alto del podio e leggere negli occhi della suapiccola Domitilla la felicità allo stato puro.
Completano il podio 2 rivelazioni autentiche, l'inaspettato spagnolo Arroyo che chiude a 1'51" da Basso e l'ottimoNibali, compagno di squadra italiano di Basso, che finisce con soli 2'37" di ritardo dalla maglia Rosa. Ottimo unaltro azzurro, Michele Scarponi che chiude ad un passo dal podio a soli 13 secondi da Vincenzo Nibali.
Un Giro d'Italia a forti tinte tricolori...un Giro d'Italia ( per citare gli U2 ) in the name of love !
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