THIS TIME FOR AFRICA
8 luglio 2006 ore 23: il cielo si tinge d'azzurro sopra Berlino, malgrado l'ora tarda.
11 giugno 2010 ore 14: sotto un cielo celeste, malgrado le non più rosee previsioni, parte il count-down per l'inizio del fenomeno sportivo più atteso.
La cerimonia di apertura dei Mondiali di calcio ha preso il via al Soccer City Stadium di Johannesburg, stadio con 94000 posti a sedere (la capienza però è stata ridotta a 85000 unità in occasione di quest'evento).
L'atmosfera è straordinaria: tempo di festa, suoni e colori! Il momento è storico visto il significato di aggregazione e integrazione. I volti dei spettatori inquadrati sono radiosi e sognanti.
Oltre 1500 partecipanti hanno dato vita ad uno spettacolo emozionante,rappresentando con balli e canti la storia, le tradizioni e i costumi africani.Alcuni teloni hanno poi rappresentato l'intero continente.
Sul maxischermo compare il trofeo del Campionato del Mondo e il suono delle "vuvuzela" echeggia nello stadio.
I colori e la musica sono stati i protagonisti assoluti di questa coreografia intensa ed emozionante. I colori caldi e intensi si sono susseguiti fino alla composizione di tantissime persone che sono riuscite a creare sullo sfondo dell'erba dello stadio il logo del Mondiale.
Momento di commozione e applausi scroscianti quando sui maxi-schermi compare la foto di Nelson Mandela, ex presidente sudafricano e premio nobel per la pace. La sua partecipazione, purtroppo, è stata impossibilitata da un lutto famigliare (la scorsa notte ha perso la pronipote in un incidente stradale).
Una fase della cerimonia è stata interamente dedicata alle squadre africane impegnate nella Coppa del Mondo. A seguire la rappresentazione delle bandiere delle 32 nazioni partecipanti, riprodotte attraverso tasselli colorati fatti muovere in modo da creare scritte che appaiono e scompaiono: una sorta di conto alla rovescia fino al momento zero.
L'omaggio musicale è ampio, dal toccante omaggio alla cantante Miriam Makeba, icona della musica africana scomparsa un anno fa, alla presenza del trombettista High Masakela.
Shakira, il cui concerto si è svolto ieri sera, ha l'onore di aprire e chiudere la manifestazione con il suo inno ufficiale Waka Waka, ormai divenuto tormentone.
La cerimonia è andata avanti per circa mezz'ora, concludendosi con l'esibizione dei jet dell'areonautica locale che hanno sorvolato l'area dello stadio.
Una piccola curiosità è legata al numero 11: oggi il nostro calendario segna 11, 11 sono le lingue e le etnie sudafricane, l'11 luglio ci sarà la finale.
E che le danze abbiano inizio, vinca il migliore!
Auguriamo a tutti un in bocca al lupo, sperando che questo evento sportivo possa essere occasione di impegno e possa permettere di riavvicinarsi ad una realtà lontana, non soltanto geograficamente.
8 luglio 2006 ore 23: il cielo si tinge d'azzurro sopra Berlino, malgrado l'ora tarda.
11 giugno 2010 ore 14: sotto un cielo celeste, malgrado le non più rosee previsioni, parte il count-down per l'inizio del fenomeno sportivo più atteso.
La cerimonia di apertura dei Mondiali di calcio ha preso il via al Soccer City Stadium di Johannesburg, stadio con 94000 posti a sedere (la capienza però è stata ridotta a 85000 unità in occasione di quest'evento).
L'atmosfera è straordinaria: tempo di festa, suoni e colori! Il momento è storico visto il significato di aggregazione e integrazione. I volti dei spettatori inquadrati sono radiosi e sognanti.
Oltre 1500 partecipanti hanno dato vita ad uno spettacolo emozionante,rappresentando con balli e canti la storia, le tradizioni e i costumi africani.Alcuni teloni hanno poi rappresentato l'intero continente.
Sul maxischermo compare il trofeo del Campionato del Mondo e il suono delle "vuvuzela" echeggia nello stadio.
I colori e la musica sono stati i protagonisti assoluti di questa coreografia intensa ed emozionante. I colori caldi e intensi si sono susseguiti fino alla composizione di tantissime persone che sono riuscite a creare sullo sfondo dell'erba dello stadio il logo del Mondiale.
Momento di commozione e applausi scroscianti quando sui maxi-schermi compare la foto di Nelson Mandela, ex presidente sudafricano e premio nobel per la pace. La sua partecipazione, purtroppo, è stata impossibilitata da un lutto famigliare (la scorsa notte ha perso la pronipote in un incidente stradale).
Una fase della cerimonia è stata interamente dedicata alle squadre africane impegnate nella Coppa del Mondo. A seguire la rappresentazione delle bandiere delle 32 nazioni partecipanti, riprodotte attraverso tasselli colorati fatti muovere in modo da creare scritte che appaiono e scompaiono: una sorta di conto alla rovescia fino al momento zero.
L'omaggio musicale è ampio, dal toccante omaggio alla cantante Miriam Makeba, icona della musica africana scomparsa un anno fa, alla presenza del trombettista High Masakela.
Shakira, il cui concerto si è svolto ieri sera, ha l'onore di aprire e chiudere la manifestazione con il suo inno ufficiale Waka Waka, ormai divenuto tormentone.
La cerimonia è andata avanti per circa mezz'ora, concludendosi con l'esibizione dei jet dell'areonautica locale che hanno sorvolato l'area dello stadio.
Una piccola curiosità è legata al numero 11: oggi il nostro calendario segna 11, 11 sono le lingue e le etnie sudafricane, l'11 luglio ci sarà la finale.
E che le danze abbiano inizio, vinca il migliore!
Auguriamo a tutti un in bocca al lupo, sperando che questo evento sportivo possa essere occasione di impegno e possa permettere di riavvicinarsi ad una realtà lontana, non soltanto geograficamente.
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