Pagine

Cerca nel blog

"Statistiche del mio blog"

domenica 3 ottobre 2010

40 Minuti Bislacchi

È triste accendere la tv ed imbattersi in programmi trash carichi e pieni di inutili gossippate.

Tanto per fare un esempio cito Pomeriggio 5 condotto dalla bislacca Barbarella che ogni giorno mette in campo vittime e carnefici (o forse tutti inconsapevolmente vittime?!) all’interno di quel meccanismo chiamato televisione.

Giorno 29 settembre 2010, ho avuto il “piacere” di vedere gli ultimi 40 minuti del sopra citato programma e sono bastati per capire quanto tempo stessi sprecando davanti questa spazzatura.

Sono stati 40 minuti di bla bla bla portati avanti da due schieramenti: da una parte il direttore del settimanale Top, e dall’altra le tre “ipotetiche sfascia famiglie” Veronica Ciardi, Sarah Nile e Lisandra Silva.

Le tre sono state chiamate in causa per essere state immortalate in compagnia dello stesso uomo quale Chicco Nalli marito dell’opinionista di Uomini e Donne Tina Cipollari.

Entrano così in studio le due ex gieffine e l’ex madre natura di Ciao Darwin. Stretta di mano con Maffei già installato in studio. Inizia il solito teatrino. Tema bislacco del momento? La presunta crisi di matrimonio tra la vamp e il parrucchiere a causa di queste paparazzate.

Le tre amazzoni una per volta iniziano a mettere in chiaro le loro posizioni e rapporti con Nalli, secondo loro solo ed esclusivamente professionali. Lo fanno con tono irritato dando la colpa ai giornalisti che riportano sui giornali solo ciò che vogliono. A tal proposito interviene seccata Veronica che esordisce: “E’ una vergogna che pur di fare del gossip e di vendere giornali in più si va a mettere in crisi un matrimonio che oltretutto va molto bene”.

Si protrae ancora per qualche minuto questa diatriba che coinvolge anche il pubblico che applaude Maffei e va contro le tre.

A porre fine a queste sterili discussioni la telefonata in studio di Tina che risoluta mette a tacere le malelingue, togliendo ogni dubbio sulla bufala dei giornalisti: “A casa mia non c’è nessun maremoto. Siamo felicemente sposati da 7 anni. Non sono certamente queste le cose che potrebbero fare naufragare un matrimonio… Se c’è qualcuno che dev’essere accusato, non può essere mio marito. Lui non ha bisogno di nessuna pubblicità. Veronica l’ho vista crescere, la saluto perché è un’amica di mia nipote. Con Sarah sembravano due persone estranee senza nessun feeling. Per quanto riguarda Lisandra, l’ha già spiegato mio marito sui settimanali: hanno fatto un bagno in piscina dopo ore di lavoro”.

L’intervento di Tina sembra essere abbastanza chiarificatore, chiude, infatti, il dibattito. Sembra mettere i puntini sulle i, ma questo non basta al giornalista che continua imperterrito a voler trovare un “colpevole”. Chi ha strumentalizzato chi? “Chi ha armato tutto questo?” (cit. Maffei).

Arbitro dei 40 minuti l’imparziale bislacca che, consapevole dei tempi televisivi, chiude la telefonata con la Cipollari dopo averla invitata a Domenica 5 per approfondire meglio il discorso. Tina ha, ovviamente accettato. La nostra bislacca è furba e sa benissimo come conquistarsi un altro po’ di tempo per portare avanti il discorso che, se già era inutile prima figuriamoci ora che si è concluso. Chiusa la conversazione telefonica chiude pure il programma dicendo: “Non c’è nessun colpevole. I paparazzi erano li per caso. Sono uscite queste foto. È stato ingigantito tutto. Le tre ragazze non c’entrano niente.”

40 minuti buttati decisamente nel cesso. 40 minuti di parlare del nulla. 40 minuti NON di Sarah & Veronica. 40 minuti di Sarah, Veronica e Lisandra colpevoli di un bel niente ospiti solo per aver avuto la s…fortuna di trovarsi a lavorare con Nelli.

Ma dopotutto si sa, oggi per fare televisione non è necessario propinare qualcosa di serio su cui poter argomentare. Sappiamo tutti come far salire l’audience. Basta invitare nel salotto bislacco una Sarah e/o una Veronica (tanto per fare un esempio) che nel bene o nel male fanno parlare di sé ed il gioco è fatto.

venerdì 24 settembre 2010

A volte ritornano e noi ne faremmo anche a meno…


Dopo un estate trascorsa con qualche apparizione sparsa nei vari settimanali, ecco di ritorno il duo tutto casa chiesa e veleno dell'ultima edizione del GF.
È appena di ieri l'uscita della loro intervista su un noto settimanale, da parte di una giornalista nota sopratutto come sostenitrice del sogno di Sarah Nile e Veronica Ciardi, almeno inizialmente...
A settembre, si sa, ricominciano le trasmissioni permeate di cultura, senso dell'etica e sopratutto rivolte alle famiglie che notoriamente secondo il loro gradimento danno lustri ai personaggi del momento e potevano le nostre lasciarsi sfuggire un occasione così ghiotta per metter su i soliti teatrini?
No! Carmela Gualtieri e Mara Adriani, il vero sogno come si sono esse stesse definite, hanno raccolto l'invito ad esprimere la loro sulle due ex coinquiline Sarah e Veronica ed hanno risposto a cuore aperto e in tutta sincerità alle domande che sono state rivolte a loro.
L'intervista inizia con una piccola premessa da parte della Gualtieri: "non voglio far polemica, altrimenti passo sempre per quella acida e cattiva".
Excusatio petita, accusatio manifesta! Chi si scusa, si accusa! La Gualtieri che mette le mani avanti fin da subito mi fa pensare a questa citazione latina, ahi ahi carbone bagnato? E in effetti andando a leggere l'intervista (sic.) si capisce subito la piega che prenderà da li fino alla fine!
Ci si immagina che dopo tanti mesi di silenzio alla prima occasione che hanno le due signore si mettano a raccontare della loro vita, dei loro rispettivi amori, della loro amicizia, dei loro impegni lavorativi e dei progetti futuri, ma ahimè forse a causa di scarse argomentazioni, dopo un pucci pucci sul loro rapporto d'amicizia, le due esprimono i loro giudizi sulle protagoniste del famoso sogno, complici le domande chirurgiche della giornalista, iniziano un j'accuse nei confronti della bella napoletana, la quale viene definita manipolatrice, sfruttatrice di sentimenti e bugiarda, vabbè nulla di nuovo sotto questo cielo le due non sono mai state tenere d'altronde con la playmate come non lo sono state mai con la romana, ricorderemo tutti come se la ridevano quando la mora veniva umiliata e denigrata in quella casa e spesso loro due ci mettevano il carico da 90, quindi ricordandosi di questo si ci aspetta che continuando a leggere si troverà la parte velenosa destinata a Veronica ma, con grandissimo stupore, invece le due difendono a spada tratta la romana dalle grinfie di Sarah!!! E da quando questa redenzione nei riguardi di Veronica? Da quando Veronica dietro quel suo aspetto da dura è in realtà una bambina? Da quando a loro sta a cuore la sua salute fisica e mentale? No, perché, come ho scritto prima, nella casa così a cuore non l'avevano, quale miracolo si nasconde dietro? Personalmente più che miracolo parlerei di interessi di immagine ed interessi economici.
Che le due si siano realmente ricredute su Veronica Ciardi ci può stare tutta, ma è quanto meno curioso che questa intervista sia stata rilasciata la settimana che tutti aspettavano la replica di Sarah Nile alle dichiarazioni di Veronica Ciardi, ormai è risaputo che sia la napoletana che la romana non rilasceranno più dichiarazioni riguardanti il loro legame, per mesi si è assistito ad un batti e ribatti su vari giornali ed è innegabile che questo ha permesso un incremento della vendita, se è stato di molto o di poco non ci è dato saperlo e nemmeno lo si vuol sapere ma resta comunque innegabile, per carità è il loro lavoro, le riviste sono fatte per essere vendute e finché si vendono hanno ragione loro indipendentemente dall'etica di ognuno di noi.
Tornando a Carmela Gualtieri e Mara Adriani, della prima che dire? Ricordare i suoi trascorsi televisivi mi da la sensazione di sparare sulla croce rossa, non mi sembra il caso di ricordare il suo "Brincipesco" amore, ne mi sembra il caso di rammentare le sue famose depilazioni, ma sopratutto sarebbe crudele ricordare il servizio mandato in onda in un famoso programma televisivo che tante lacrime fece versare alla siciliana, no no, non è proprio il caso.
Per quanto riguarda la seconda, la si ricorda per la tenacia e la costanza nel marcare stretto colui che è attualmente il suo fidanzato, ma la si ricorda soprattutto per essere stata silurata dalla finale a causa del non voto del suo amore, ma lei stoicamente incassò e se ne tornò a casa, vabbè, probabilmente non avrebbe vinto comunque ma almeno un altra settimana vicino al suo Baiocco se la sarebbe fatta, però oh complimenti per la dedizione!
Comunque a loro due si augurano le stesse fortune di Sarah e Veronica, purtroppo il tempo di fare shopping insieme, di andare magari dall'estetista insieme, di fare le vacanze comuni non ci sarà più e probabilmente la loro amicizia qualcosa perderà ma almeno avranno qualcosa da raccontare quando conquisteranno le copertine delle riviste, risparmiandosi così certe figure tristi!
Settembre è arrivato, ad ottobre inizierà il GF 11 ed è il momento per gli ex gieffini di tentare di rimettersi in mostra prima che la gente si dimentichi di loro, ma state tranquilli la maggior parte di loro, si sono talmente messi malamente in mostra, che difficilmente si ci può dimenticare di tale orrore, hanno aperto la stagione Carmela Gualtieri e Mara Adriani e adesso è plausibile chiedersi chi sarà il prossimo che ci delizierà con le sue filippiche profonde e si erigerà a giudice delle cause perse.
Non vedo l'ora!
not e poi?!!

sabato 10 luglio 2010



New slots.. le truffe legali!!


Gioco d'azzardo legalizzato.

Sarebbe questo il termine più corretto per identificare le news slot, i video poker, le slot machines - e similari - installate nei bar di ogni città ed inevitabilmete accessibili a tutti, recentemente legalizzate e regolamentate dall'AAMS (Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato). Tale Amministrazione Autonoma dovrebbe regolare il comparto del gioco pubblico in Italia attraverso una verifica costante dell’operato dei concessionari e una mirata azione di contrasto all’irregolarità ed esercitare l’attività di controllo sulla produzione, distribuzione e vendita dei tabacchi lavorati e sulla riscossione e versamento delle imposte che vi gravano.
Dunque, ad una prima lettura, la strategia governativa è stata quella di legalizzare il gioco d'azzardo per renderlo più sicuro e prevenire dunque danni ingenti alle tasche dei giocatori.
La realtà è però ben diversa.
Guardiamo i guadagni.
SE - e ribadisco SE - le "macchinette" - così come volgarmente chiamate - non vengono manomesse dai gestori - anch'essa prassi ormai diffusa - si deve sapere che a norma di legge il 75% delle giocate torna ai giocatori, il 13,5% va allo Stato come prelievo erariale, lo 0,3% va ai Monopoli come canone di concessione, lo 0,5% va ai gestori delle reti telematiche. Facendo i dovuti conti ai proprietari rimane il 10,7% delle giocate che divide alla pari con il gestore del locale. Il vero guadagno va allo Stato che non investe e non rischia nulla.

Passiamo alle percentuali di vincita.
Le "macchinette", già per come autorizzate ed omologate (non ne parliamo poi nel caso di manomissione) hanno percentuali di vincita bassissime. La percentuale di rimborso in queste macchine può essere addirittura solo del 40% del totale inserito, la perdita è quasi assicurata..

A tutto questo, bisogna aggiungere che le macchinette sono spesso modificate dai gestori in modo tale da abbassare ulteriolmente la possibilità di vincita e che - immancabilmente!!! - spesso le stesse non sono sottoposte allo sbadierato controllo della AAMS ma a quello senz'altro più pedante della criminalità orgnizzata.
Piero Luigi Vigna, ex procuratore nazionale antimafiache affermò: “il gioco d’azzardo, da chiunque sia gestito, non è una attività conforme al principio di utilità sociale. La Costituzione italiana infatti stabilisce che l’iniziativa economica privata, come quella dello Stato, è libera ma non deve essere in contrasto con l’utilità sociale. Insomma l’aumento di giochi, lotterie e scommesse, sta trasformando il rischio irrazionale in un valore”.

Mai previsione fu più corretta.
Chiara Dèh

martedì 6 luglio 2010

Figli della Speranza


Mi chiamo Matteo, tra pochi giorni nascerò e potrò finalmente abbracciare la mia mamma ed il mio papà. Loro era da tanto tempo che desideravano avere un bambino, ma purtroppo non arrivava, i giorni passavano, i mesi, poi gli anni. Tentativi dopo tentativi falliti, la mia mamma diventava sempre più triste. Ma alla fine sono arrivato io. Una sera il mio papà, parlando e accarezzando dolcemente la pancia della mamma, mi ha raccontato la loro storia, tutte le vicessitudini e la strada che hanno fatto per arrivare a....me. Quando dopo un pò di anni si sono resi conto di non poter avere dei figli, si sono rivolti a molti medici; hanno preso molte medicine, parlato con tanti dottori, soprattutto con uno, che si chiama psicologo, mi sembra. Ogni martedi si recavano da questo signore e cercavano di capire quali problemi ci fossero tra loro, come se ce ne devono essere quando non nascono dei bambini. Hanno smesso di andarci, invece di trarne beneficio, tornavano a casa sempre più ansiosi, insoddisfatti e si incolpavano delle rispettive infelicità. Il mio papà e la mia mammasi vogliono tanto bene e una sera, dopo l'ennesimo litigio, si sono abbracciati forte forte e hanno deciso di non andarci più. I mesi passano e la mamma è sempre più triste, non cambia nulla, lei sente dentro di sè una tristezza che toglie le forze, che non ti fa alzare dal letto. Dicono che anche questa sia una malattia, invisibile, che ferisce, che non si vede sulla pelle, non serve il cerotto, si nasconde nel cuore e nella mente delle persone. Questa malattia fa credere ad alcune donne di non essere in grado di essere una mamma, di non meritarlo, perciò di essere puniti per qualcosa che hanno fatto. Papà se ne è accorto, l'ha abbracciata, le ha sussurrato parole dolci all'orecchio e lei, giorno dopo giorno, é tornata a sorridere. Hanno ripreso a fare le cure in ospedale per la fertiilità, ma niente da fare. Poi, il Governo Berlusconi ha fatto una legge, la 40, sulla fecondazione assistita e le cose non si sono messe bene; hanno tentato dopo cinque anni di bloccarla, ma l'ostilità della chiesa e della politica di destra, hanno impedito il cambiamento. La legge chiude molte porte, ma soprattutto é un pericolo per la vita della mamma: tre embrioni impiantati contemporaneamente, il pericolo di un parto trigemellare, nessuna diagnosi pre-impianto. A papà non andava bene questa cosa, rischiare la vita.... ci doveva essere per forza un'altra soluzione !!. La televisione per una volta aiuta le persone: al telegiornale parlano di Barcellona, del centro per la cura dell'infertilità. Bacellona é lontana, per arrivarci ci viuole l'aereo, l'albergo, i soldi, tanti, per il trattamento. Dove trovarli? Lo stipendio da impiegato e uno part-time non bastano; chiedere un prestito alla banca? Si, ma quali garanzie possono dare? La macchina che devono pagare a rate, no; rimane solo la casa, il frutto del sacrificio di molti anni, l'unica cosa che possiedono davvero. Ci pensano per giorni, alla fine decidono di chiedere un prestito, ipotecano la casa. Partono per Barcellona, 6000 euro solo il trattamento; giorni di attesa, di frustrazioni, fino a che non arriva la notizia, la mamma aspetta...me. Sto arrrivando, finalmente.

martedì 29 giugno 2010

Sarah e i suoi quadri, finalmente a casa!




Dopo le tappe in nord Italia di Como e Milano, finalmente Sarah Nile il 20 giugno ha portato le sue opere a Napoli, la sua terra natale.


Anche in questa occasione, come lo fu a Milano, la location prescelta è stata l'atelier Chateau d'Ax, Largo Lala 19,


Sarah è arrivata intorno allo 17:15, ad accoglierla, incuranti della pioggia e del vento, gli infaticabili sognatori e fan, giunti per l’occasione da tutta la Campania, ma anche da Roma e addirittura qualcuno anche dalla Sicilia.


Vediamo una Sarah in tenuta sportiva, pantaloni militari, canottiera verde e infradito, bellissima e in perfetto Nile-Style, anche così. Dopo i saluti e scambi di battute con i presenti, si è messa personalmente a sistemare i quadri sui cavalletti, sottolineando ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, la sua umiltà e l’attaccamento alle sue opere, in più di un’occasione ha spiegato che sono una parte di lei, in quanto è il frutto dell’espressione unica di un’emozione, causa ed effetto dell’ispirazione dello stesso.


Dopo aver posizionato i quadri, all’interno dell’unica sala a disposizione, non molto grande, ma abbastanza sufficiente per accogliere (anche se a gruppetti) i numerosi visitatori accorsi per ammirare le opere della Nile, la Deah, dopo una breve “sparizione”, “riappare” in tutto il suo splendore, con un abito mozzafiato di color verde, pronta ad accogliere alle 19:00 i tanti che già da due ore, sotto la pioggia, erano fuori ad attendere.


Vedendo fuori allo Chateau d’Ax, un bel numero nutrito di persone, molti abitanti della zona, incuriositi, sono accorsi addirittura dai palazzi circostanti il luogo della mostra. Appena capito di cosa si trattava, si sono messi in fila insieme agli affezionati già presenti, in attesa di poter vedere, anche loro, il lato artistico della ventiquattrenne partenopea.


Alla mostra sono arrivati inevitabilmente moltissimi amici di Sarah e non potevano assolutamente mancare papà Nile (Ivan), anche se non si è potuto trattenere a lungo, mamma Patrizia con il fratellino Federico e l’ormai famosa Missia Nile, che grazie ai “fans” di Sarah, ora ha anche lei la sua fan-page su Facebook. Grazie alla sua collaborazione insieme con i loro affezionat, sono riusciti ad organizzare una riuscitissima sorpresa per Sarah.


Nel bel mezzo della manifestazione, molti partecipanti si sono ritrovati intorno alla Deah con un pacco regalo. Sarah era visibilmente emozionata, per sciogliersi poi in un’ entusiasmante sorriso quando davanti ai suoi occhi si è materializzato uno splendido casco da moto (sappiamo quanto Sarah ami andare in moto) rigorosamente personalizzato, con parole che ormai caratterizzano il “vocabolario” di Sarah e i suoi, ormai, amici!


I partecipanti al regalo, non tutti a dire il vero (purtroppo nello spazio adibito alla mostra si può entrare pochi per volta e per un breve periodo, giusto il tempo di una foto con Sarah un autografo e due chiacchiere), hanno partecipato all’evento immortalando ogni emozione della giovane artista con fotografie e riprese, tutto sotto gli occhi del piccolo della famiglia Nile, Federico, a cui è spettato il compito della prova casco! Non sono mancate battute di spirito tra Sarah, Missia e tutti i presenti.


Anche chi, nel momento della consegna del regalo, non era presente, perché purtroppo per motivi di organizzazione dell’evento, è dovuto rimanere fuori, ha comunque “diritto” ai suoi minuti con la Deah, Quindi il flusso dei “fans”, presenti all’interno, viene fatto confluire verso l’uscita in collaborazione tra gli organizzatori e all’ormai fedelissimo gruppo di ragazze che sostengono la poliedrica napoletana.


Trattandosi di una location diversa da quelle che abitualmente ospitano le serate della Deah, l’orario di chiusura della mostra è per le 22:30


La nostra pittrice si addentra all’interno del salone, fino a sparire, per poi riapparire qualche minuto più tardi, nuovamente in tenuta sportiva.


Sarah insieme al suo agente Marco De Conno (persona veramente molto disponibile anche con i “fans”), levano i quadri dai cavalletti per portarli nel furgoncino antistante l’atelier.


Finalmente concluse le operazioni di “fine mostra”. Sarah esce, dopo i saluti, con gli intrepidi che ancora erano fuori ad aspettarla, e i ringraziamenti, la Deah va via, sotto una pioggia presente sin dal pomeriggio e per tutta la serata. Non sembrava proprio una giornata di giugno, anche se, la presenza di Sarah e il calore dei suoi “fans”, hanno mitigato ampiamente la giornata semi-autunnale!


lunedì 21 giugno 2010

IL CALCIO È DI RIGORE

Pochi giorni fa gli italiani se la ridevano per la figuraccia calcistica fatta dalla Francia, che incassando un pareggio e una sconfitta in 2 partite, molto probabilmente può dichiarare finito il suo Mondiale.
Ieri pomeriggio gli italiani hanno smesso di ridere dopo aver visto in campo la nostra nazionale! Che i campioni del mondo pareggiassero contro la Nuova Zelanda e grazie ad un calcio di rigore era del tutto inaspettato! Forse i giocatori hanno preso alla lettera la frase: "La partita contro la Nuova Zelanda sarà una passeggiata!" In effetti gli 11 titolari in campo non hanno fatto altro che passeggiare, non hanno dato spettacolo e non sono riusciti ad entrare in partita. Squadra sconclusionata e inconcludente.
L'Italia si presenta in campo con gli stessi giocatori schierati contro il Paraguay, fatta eccezione per il portiere Federico Marchetti che sostituisce l'infortunato Gianluigi Buffon. Rispetto però alla prima gara differisce il modulo: non più il 4-2-3-1, ma il 4-4-2.
E già al 7' la Nuova Zelanda si porta in vantaggio su palla inattiva. Errore di posizione della difesa azzurra e Cannavaro non riesce ad intervenire lasciando che Smeltz infili il pallone in rete. Va detto che il goal è in fuorigioco, però è inutile aggrapparci a questo, non abbiamo scusanti.
Gli azzurri per lo più sono inguardabili. Poca fantasia, la manovra è lenta e prevedibile. La partita è statica, sempre lo stesso schema: dalla difesa pallone lungo sulla destra, se tutto va bene cross in area e comunque nessuno che arriva al tiro! L'attacco italiano dov'è? Gilardino è isolato, non trova mai il pallone e non supera mai un contrasto. Iaquinta sembra muoversi un po' di più, ma manca di precisione e concretezza.
Gli spunti migliori sono dettati da un difensore Gianluca Zambrotta e le occasioni migliori dai centrocampisti Riccardo Montolivo e Daniele De Rossi. Ed è proprio quest'ultimo ad essere decisivo, come per la partita precedente contro il Paraguay, procurandosi al 28' un calcio di rigore per trattenuta. Iaquinta sul dischetto lo trasforma ed è 1-1.
Dopo il pareggio l'Italia si addormenta e forse anche i 16 milioni di spettatori davanti alla tv.
Nella ripresa Lippi cambia e finalmente presenta in campo 2 novità: Di Natale per uno spaesato Gilardino e Camoranesi per un includente Pepe. Il risultato non cambia e al 61' Pazzini fa il suo ingresso al posto del flop Marchisio.
Sebbene questi ingressi donino leggermente maggiore dinamicità al gioco, non c'è nulla da fare.
E così termina 1-1 il match i cui pronostici davano per super favorita l'Italia. Gli Azzurri saranno costretti a vincere la prossima partita (giovedì pomeriggio) contro la Slovacchia di Weiss per passare il turno e, a meno che la Nuova Zelanda ci faccia il favore di vincere la prossima contro il Paraguay, siamo destinati ad un secondo posto nel girone e ad un ottavo di finale contro l'Olanda. In caso di sconfitta contro la Slovacchia gli Azzurri torneranno a casa. Se dovessero finire pari, con identico punteggio, sia Italia-Slovacchia che Paraguay-Nuova Zelanda, solo il sorteggio deciderebbe chi accompagnera' il Paraguay negli ottavi.
Piovono critiche sul ct Marcello Lippi... Convocazioni sbagliate, modulo errato... E a tutto ciò l'allenatore risponde con la solita cantilena: "Non ho lasciato a casa giocatori ai primi posti della classifica per il pallone d'oro!" Certo è che giocare con una formazione prevalentemente juventina lascia grande perplessità. Ricordiamoci che la Juve quest'anno si è classificata al settimo posto in campionato...
Non convocare Francesco Totti, Antonio Cassano e Mario Balottelli è stato sicuramente un grave errore. Si sente fortemente la mancanza della loro fantasia, dei loro lampi di genio ed imprevedibilità. Manca un trequartista, ruolo fondamentale per creare la superiorità numerica in attacco e per aiutare lo sviluppo della manovra. Cassano o Totti (giocatori in grado di giocare alle spalle della porta) erano più che mai fondamentali.
Lippi preferisce un Marchisio schierato prima come trequartista poi da esterno sinistro del centrocampo con scarsissimi risultati, risultando il peggiore della Nazionale.
Un altro dubbio è dettato dalla posizione di Di Natale, capocannoniere del nostro campionato. L'attaccante dell'Udinese ha fatto centro ben 29 volte in 36 partite con la maglia dell'Udinese giocando da prima punta o al massimo in appoggio ad un centravanti. Lippi invece lo ha dirottato sulla fascia, con risultati poco apprezzabili.
C'è poco da commentare, unica cosa certa è che quest'Italia non è a livello mondiale. Colpa dell'allenatore? Colpa dei troppi stranieri nel nostro campionato e quindi del fatto che i vivai non crescano? Colpa dei giocatori poco motivati?
Ai posteri l'ardua sentenza!

venerdì 18 giugno 2010

...GRANDE RITORNO DI LUCIANO...


Il 2010: "Arrivederci, mostro!"
Ritorna Ligabue! Si è proprio così, finalmente è uscito un nuovo album di inediti ed il 26 marzo è stato dato il via alla vendita dei biglietti per un tour che si chiama “Ligabue stadi 2010” che partirà dal 9 luglio.
A gennaio 2010 infatti, il cantante ha rivelato ai suoi fan di essere al lavoro per pubblicare un nuovo album di inediti entro l'estate, e di progettare un nuovo tour negli stadi. Il lancio ufficiale del disco, inizialmente previsto per il 7 maggio è stato programmato per l'11 maggio 2010, stesso giorno in cui vent'anni prima uscì il primo album, LIGABUE.
Ma le sorprese non sono finite per i fans del cantante, infatti il 15 aprile 2010 è stato il Ligabue Day, ribattezzato Liga Day. Oltre 100 sale cinematografiche in tutta Italia hanno trasmesso il concerto live di Ligabue tenuto allo Stadio Olimpico di Roma nel 2008. La visione è stata anticipata da una diretta via satellite a schermi unificati, nella quale il rocker di Correggio ha regalato ai suoi fans un'intervista e l'ascolto in anteprima del nuovo singolo, Un colpo all'anima, in rotazione radiofonica dal giorno seguente ed estratto dal nuovo album Arrivederci, mostro!.

Ligabue in un'intervista spiega le motivazioni del titolo del nuovo album

" Ognuno di noi ha i propri mostri, i propri fantasmi si possono chiamare ossessioni, paure, condizionamenti, senso di inadeguatezza, aspettative e chissà in quali altri modi ancora. Sappiamo, però, che sono vivi e sono il filtro attraverso cui chiunque matura la propria, personale visione del mondo. Credo di conoscere abbastanza bene i miei "mostri", mi fanno compagnia da tanto tempo. Può darsi - prosegue il cantante - che sia anche per questa lunga frequentazione che ora, in questa fase della mia vita, mi sembrano meno "potenti" e "ingombranti". Alcuni di loro li ho affrontati in questo album ma era solamente per fargli sapere che li stavo salutando. Loro come tutti gli altri. So benissimo che sarebbe fin troppo bello che fosse un saluto definitivo. Infatti non mi sono permesso di dire: "Addio, mostro!" ma un più prudente e realistico: "Arrivederci, mostro! ".

Inolte, in occasione del suo 50esimo compleanno, 13 marzo 2010, è stato anche rilasciato il testo di Nel tempo, anche questo brano presente nel nuovo album.

A poche ore dalla sua uscita il primo singolo del nuovo album, Un colpo all'anima, è entrato direttamente al primo posto della classifica dei brani più venduti online su iTunes e ha debuttato alla prima posizione della classifica ufficiale singoli FIMI. Il nuovo album, dopo l'uscita, è al vertice delle classifiche degli album nei negozi e in download digitale.

Ecco quindi Ligabue tornare sulla breccia.
Quante sorprese, finalmente dopo lunga attesa, erano ormai 5 anni che il rocker non ci regalava un cd di inediti dall’ultimo “Nome e Cognome”.

Ed ecco tutte le date del tour LIGABUE STADI 2010 che girerà tutta l’Italia:

09/07 Roma Stadio Olimpico SOLD OUT!
10/07 Roma Stadio Olimpico
13/07 Firenze Stadio A. Franchi
16/07 Milano Stadio San Siro SOLD OUT!
17/07 Milano Stadio San Siro
20/07 Padova Stadio Euganeo
24/07 Messina Stadio S.Filippo
30/07 Salerno Stadio Arechi
02/08 Pescara Stadio Adriatico
07/08 Oristano Aeroporto Fenosu
04/09 Bologna Stadio Dall'Ara
11/09 Bari Arena Vittoria
16/09 Torino PalaOlimpico nuova data!

…e con un po’ di presunzione mi permetto di dire che ora siamo pronti per assistere ad uno spettacolo eccezionale, di uno dei cantanti Rock molto amato da gran parte del pubblico…

Pat